Un riconoscimento prestigioso per una carriera da incorniciare, è questo e molto altro il sigillo trecentesco della città di Trieste consegnato questa mattina nella sala Azzurra del Comune dal sindaco Roberto Dipiazza a Eugenio Dalmasson.
“Sono stato il tuo primo presidente alla Pallacanestro Trieste – ha ricordato il sindaco rivolgendosi a Dalmasson – e ci lega un sentimento che va al di là dello sport. Sei stato un riferimento sicuro tra le fatiche e le soddisfazioni del basket biancorosso, momenti indimenticabili. I risultati che hai portato parlano chiaro. Oggi Trieste ti dice grazie e ti saluta con affetto. Sei e resterai un uomo capace, un professionista a cui siamo tutti legati”.
“Grazie a tutta la città – ha poi dichiarato Eugenio Dalmasson – che mi ha accolto come un figlio, e alle persone che mi sono state vicine dentro e fuori dal campo, assieme alle quali abbiamo dimostrato che anche a Trieste “se pol”. Abbiamo riportato migliaia di persone al palazzetto, abbiamo condiviso obiettivi e entusiasmo. Il senso di appartenenza che si è creato resta una delle cose più importanti. Questo è il vero valore del lavoro fatto: lascio in eredità questo, al mio amico Franco e a Marco, che sicuramente hanno le qualità morali e tecniche per continuare su questa strada. Le emozioni provate in questi anni, proprio per il loro essere irripetibili, mi portano a pensare che dovrei forse chiudere qui la mia carriera da allenatore. Grazie per tutto quello che mi avete dato, spero di avervi ripagato con lavoro, impegno e dedizione”.
Undici anni vissuti fianco a fianco, undici anni di sfide e successi condivisi. Da parte di tutta Allianz Pallacanestro Trieste a coach Eugenio Dalmasson i più sentiti complimenti per il prestigioso riconoscimento ricevuto ed un grande grazie per tutto ciò che insieme si è realizzato. Qualunque sia il futuro professionale di Eugenio Dalmasson, queste stagioni rimarranno per tutti indimenticabili. Grazie coach e in bocca al lupo.