Dalla sala stampa del PalaTrieste, coach Jamion Christian presenta l’ultima gara casalinga della Regular Season. Ospiti sul parquet di Valmaura, domenica 28 gennaio alle ore 18:00, ci saranno i romagnoli della RivieraBanca Basket Rimini. La gara sarà valida per la ventunesima giornata del Girone Rosso di Serie A2. Di seguito, le dichiarazioni e il video dell’intervista al coach.
Coach, la partita di mercoledì ha mostrato la forza di questo gruppo, capace di ribaltare una partita complicata, trovare soluzioni anche senza Reyes e Ruzzier.
“Una cosa di cui abbiamo parlato prima della partita era che ognuno avrebbe dovuto essere la migliore versione di sé per emergere come squadra. Ovviamente, non avere Michele, non avere Justin – sono delle enormi perdite per qualsiasi squadra. Avevo tanta fiducia nei nostri ragazzi, e loro avevano fiducia in sé stessi che alla avrebbero fatto le giocate decisive al momento opportuno per vincere”.
Domenica l’avversario sarà Rimini. Cosa pensi del loro gioco? Vengono da una convincente vittoria con Nardò.
“Rimini ha fatto un cambio di allenatore qualche partita prima che giocassimo l’ultima volta contro di loro. È davvero evidente questo cambiamento nel modo in cui riescono a giocare, nella fisicità con cui giocano, nel modo in cui muovono la palla. È una squadra completamente diversa da quella che abbiamo visto prima. La loro società ha fatto la mossa che doveva essere fatta per far sì che la loro squadra potesse dare il massimo. Noi, d’altra parte, dovremo essere ben collegati su come giocare con il nostro stile. Vogliamo giocare veloci, up-tempo, e difendere a un livello ancora più alto. Nelle ultime tre settimane, la nostra difesa non è stata al livello che deve essere. Dobbiamo tornare a giocare un basket difensivo efficiente”.
Solo pochi giorni per preparare la partita, ma con il morale più alto dopo l’ultima vittoria. Come hai lavorato in questo poco tempo?
“Abbiamo sempre il morale e la fiducia piuttosto alti. Tutti credono l’uno nell’altro, credono in quello che stiamo cercando di fare qui. Non otteniamo sempre i risultati che vogliamo (è parte dello sport e della competizione) ma penso che alla fine, saremo esattamente dove dovremo essere. Ho una grandi leader dentro lo spogliatoio: Michele, anche quando è fuori, è un leader eccezionale; Eli Brooks sta crescendo come leader; Ferrero sta crescendo come leader; Lodo guida fuori dal campo e anche sul campo con il suo gioco. E potrei continuare citando anche Bossi e Filloy. Posso elencare tutti i ragazzi che ho in spogliatoio, uomini che hanno fatto un lavoro eccezionale nel rispondere alla difficile situazione, capendo l’obiettivo da raggiungere e aspirando a continuare a farlo”.