Prima partita del girone di ritorno, che si apre con una serie di incontri ad alto coefficiente di difficoltà: Reggio Emilia, Milano, Tortona, Brescia. La prima della lista, Reggio, ha sbancato il PalaTrieste alla 4^ di campionato, grazie ad un secondo tempo superlativo di Cassius Winston che ha bruciato chiunque si trovasse davanti. Gli emiliani hanno gli stessi punti in classifica di Trieste e, dopo tre battute d’arresto consecutive contro avversarie di grande calibro, vorranno fare di tutto per tenersi stretto il sesto posto davanti ai propri tifosi.
Rispetto alla prima partita, a rinforzare la squadra di Coach Priftis è arrivato un innesto di livello internazionale: il lungo Kenneth Faried, detto “The Manimal”, Campione del Mondo 2014 con Team USA e specialista del rimbalzo per anni in NBA. L’esplosività che lo rendeva unico anche tra i giganti americani lo ha abbandonato a causa dell’età, ma rimane un giocatore di alto livello per il campionato italiano. Momo Faye era il titolare a inizio stagione ed una delle promesse del campionato, ma qualche acciacco fisico di troppo ha consigliato alla dirigenza di coprirsi con un usato sicuro.
Nella sfida dell’andata Reggio Emilia ha messo in difficoltà i biancorossi giuliani “sporcando” il gioco e portandolo sui binari della fisicità e dell’uno contro uno, sfiancando una Trieste priva di Ross e Brooks. Ci si può attendere che Reggio provi a ripetere l’operazione, quindi sarà importante per i ragazzi di Coach Christian non regalare punti facili in contropiede ed a rimbalzo; proprio la lotta sotto i tabelloni potrebbe essere decisiva per generare qualche tiro aperto in più: Trieste è prima nella specialità, ma al terzo posto si trovano proprio gli avversari di giornata.
Un ripasso della rosa reggiana non può mancare, a partire dal letale playmaker Winston, miglior realizzatore e assistman dei suoi (15,7 punti, 5,1 assist) che predilige attaccare il pitturato con energia; è infatti secondo per falli subiti in LBA, quasi un terzo dei suoi punti arrivano dalla lunetta e da lì può prendere ritmo e diventare difficile da contenere.
Barford e Smith, sesto uomo designato, sono gli altri due giocatori perimetrali principali di Coach Priftis e sarà vitale non far prendere loro ritmo; Cheatham è il “quattro” titolare e interpreta il ruolo in modo moderno, tirando più da fuori che da sotto. I tre citati in questo paragrafo prendono esattamente 15 triple tentate a partita, e molto del risultato della partita dipenderà dalla capacità di contestare questi tiri e non concedere loro percentuali alte.
Il terzo lungo è Gombauld, mentre sul perimetro si dividono i minuti rimanenti Grant, spesso partendo titolare, Vitali, sempre pericoloso al tiro anche in una stagione dalle percentuali contenute, Uglietti, playmaker di riserva, il veterano Chillo e il giovane Gallo, i meno utilizzati della squadra.