UN FINALE INCORAGGIANTE: LA PREVIEW DI BRESCIA – TRIESTE

La Pallacanestro Trieste ritrova Brescia due mesi dopo il primo incontro, in condizioni diametralmente opposte a quelle del girone di andata, quando all’appello mancavano tre elementi chiave dell’organico biancorosso come Ross, Brown e Reyes. In quell’occasione Brescia uscì dal PalaTrieste con due punti in tasca, conseguenza di una vittoria per 65-69 che non lascia immaginare nulla di quella che è stata una serata ricca di colpi di scena: i biancorossi sembrano accusare le rotazioni ridotte, finendo sotto addirittura di 21 punti a fine terzo quarto, ma nell’ultimo periodo si producono in una rimonta mozzafiato e sfiorano l’impresa. 

Riuscire a ribaltare la differenza canestri sarebbe importante in una classifica così corta, ma non sarà semplice contro Brescia, nonostante abbia perso tre delle ultime cinque partite. I lombardi stanno attraversando un periodo di calo dopo aver toccato la vetta della classifica, tuttavia hanno avuto a disposizione tutti i giocatori in ogni partita fino ad ora ed è dalla sesta giornata contro Trapani che non subiscono un passivo in doppia cifra. 

Si tratta dunque di una squadra molto solida e continua nelle prestazioni, che si affida principalmente ad un nucleo di veterani capaci di affrontare qualunque situazione: dall’asse Ivanovic – Della Valle – Bilan dipendono gran parte delle fortune dei biancoblu, mentre il sesto uomo Burnell, Ndour, Rivers e tutti gli altri portano energia, fisicità e difesa con cui supportare i tre pilastri citati in precedenza.

Il playmaker titolare è Ivanovic, molto bravo a giocare pick’n’roll e trovare sia punti dal palleggio che assist per i compagni; tira con ottime percentuali e si divide perfettamente le responsabilità offensive con Della Valle. La sua riserva è Dowe, molto meno pericoloso in attacco ma capace di mettere più pressione difensivamente.

Il miglior realizzatore della squadra è la guardia Della Valle, cecchino dalla lunga distanza, finalizzatore principale dell’attacco di Brescia e, soprattutto, maestro nel procacciarsi e trasformare i tiri liberi: per rallentarlo sarà fondamentale non mandarlo in lunetta. Lo affianca in campo nel ruolo di ala piccola Rivers, tiratore mortifero dal perimetro se si presta troppa attenzione alla coppia Ivanovic-Della Valle concedendogli spazio, e ottimo difensore contro gli esterni avversari. Dalla panchina a completare la rotazione dei giocatori perimetrali c’è l’esperto Cournooh, solido sui due lati del campo.

Ndour è il “quattro” titolare, complemento ideale di Bilan, che offre tanto atletismo ed energia ma poco a livello realizzativo e lascia spesso il posto a Burnell, andando anche a scalare nel ruolo di centro per far rifiatare Bilan. Burnell è il sesto uomo della squadra, in doppia cifra di media e abile a dare una svolta anche a livello caratteriale rispetto ai compassati veterani di Brescia, con tanta voglia di avvicinarsi al ferro e battere il marcatore in uno contro uno.

Bilan è il fulcro dell’attacco: primo in squadra per assist, tanti possessi transitano dalle sue mani e lui è bravo a scaricare la palla fuori o mettersi in proprio per due punti nel pitturato, dove è difficile da fermare quando attacca spalle a canestro. Oltre a questo porta tanta sostanza a rimbalzo, fondamentale in cui, superando la doppia cifra di media, è il migliore a livello numerico in tutta la LBA.

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