Il volto nuovo del coaching staff di Pallacanestro Trieste è quello di Alberto Mazzetti: lombardo classe 1983, si è inserito al meglio fin da subito nelle trame tecniche del sodalizio biancorosso, con la serietà e la serenità che da sempre lo contraddistinguono.
Alberto, innanzitutto, partiamo dall’inizio: una lettera molto profonda, con cui hai salutato Legnano, una società con la quale hai trascorso sette anni.
“Sette anni molto positivi, al di là dei risultati sul campo, che devono essere condivisi con tutti coloro che ci hanno lavorato dentro. Un’esperienza che fortunatamente si è chiusa bene, con una salvezza che ha coronato un anno intenso, alla ricerca della cresciuta di squadra, con il sottoscritto partito da assistente ed arrivato come head coach. La società è sempre stata solida e seria e la lettera che ho voluto scrivere è stato, da parte mia, un segno emotivo che ho provato a lasciare “oltre” il lavoro: ci sono stati emotivi che un uomo, comunque, non può farsi scappare durante gli anni”.
E dalla A2 di Legnano, l’arrivo a Trieste, nel massimo campionato: le tue sensazioni?
“Certamente posso dire che il salto nella massima serie è stato, ed è tuttora, molto emozionante. Approdo in una grandissima società, molto bella e molto rodata specialmente a livello di staff. Dal mio punto di vista, entro in punta di piedi per cercare di portare ciò che posso, ovvero le mie conoscenze e la mia empatia”.
Qual’è l’apporto che Alberto Mazzetti può dare a questa Pallacanestro Trieste 2019/2020?
“Tutto quello che è nelle mie corde e nelle mie possibilità, sia come uomo che come allenatore. Il mio contributo dovrà essere teso a contribuire nel fare il meglio possibile a livello di gruppo e, per gruppo, intendo sia la squadra che lo staff tecnico”.
Come hai vissuto la città di Trieste, invece?
“Trieste è certamente un posto molto bello, ordinato e pulito. La comodità c’è e, a livello di gente, non c’è mai troppa confusione come in una città metropolitana, ma comunque è vitale e vivace. Devo dire che ho avuto un’impressione molto positiva da Trieste”.
Infine, un pronostico: dove può arrivare la Pallacanestro Trieste 2019/2020?
“Ovviamente si lavora per andare il più lontano possibile; poi, il campo come sempre sarà assoluto padrone di quello che accadrà. Da parte nostra, dobbiamo solamente lavorare al meglio per poi, a fine anno, fare il punto su dove siamo riusciti a spingerci”.