Sarà la Germani Brescia la prossima avversaria di un’Allianz Pallacanestro Trieste ulteriormente rinfrancata dopo la vittoria sul parquet della “regina” Milano: la truppa allenata da Maurizio Buscaglia occupa attualmente l’undicesima posizione nel campionato di LBA, con 12 punti (6 vittorie – 10 sconfitte il bilancio complessivo) ed ha da poco operato un paio di mosse di mercato, salutando Dusan Ristic e TJ Cline e dando il benvenuto al pivot Darral Willis (206 cm, 1996: 16 punti e 12 rimbalzi alla prima uscita con i lombardi) e all’esperta ala forte Jeremiah Wilson, ala forte americana con passaporto portoghese che ha già avuto esperienze in Italia con le maglie di Imola e Cantù.
In quintetto base, la sicurezza è il canadese Kenny Chery (1992), trottolino di 180 centimetri che garantisce 10.9 punti e 3.1 assist, con il 93.1% ai liberi. Non è propriamente un tiratore, ma gestisce bene i ritmi della Germani, potendo poi contare al suo fianco sulle doti dello scorer bianco Tyler Kalinoski: guardia di ventinove anni e 193 centimetri, segna 10.2 punti in 23.9 minuti con il 46.8% da tre punti su quasi cinque tentativi di media. A completare il reparto esterni, facendo da collante con il settore dei lunghi, troviamo “Drew” Crawford: l’americano di Naperville è un’ala tuttofare di 196 centimetri per 95 chili che si sta assestando sugli 11.5 punti di media con 3 rimbalzi, oltre al 48.9% da due ed il 40.4% nel tiro dalla lunga distanza.
Con la partenza di Cline e Ristic, Brescia nel reparto lunghi ha lievemente cambiato assetto, puntando su David Moss come “4” tattico: l’esperienza dell’americano nativo di Chicago, che a 38 anni è oramai uno dei veterani di questo campionato, gli permette di occupare più ruoli e di essere sempre determinante nella propria metà campo. Ha 7.4 punti, 3.3 rimbalzi e 2.3 assist ad incontro, con buone percentuali (46.9% da due, 47.4% dalla distanza, 85.7% ai liberi) e soprattutto infonde tranquillità e concretezza alla manovra della Leonessa; il suo compagno di reparto è Christian Burns, poderoso lungo di 203 centimetri per 110 chili che ha anche passaporto italiano. Anche a lui non manca l’esperienza (36 primavere sulle spalle) e, in appena 22.1 minuti, riesce a spremere 11.2 punti, 6.8 rimbalzi e 1.5 recuperi, tirando con il 57.3% da due ed il 78.6% ai liberi.
Il cambio dei piccoli è Luca Vitali, playmaker di 198 centimetri e 35 anni, che non ha di certo bisogno di presentazioni: in campionato, sta garantendo 5 punti e 4.3 assist di media, giocando con il consueto “aplomb” che da sempre lo caratterizza, oltre a tirare con il 60% da due ed il 90% ai liberi. Con lui, un altro cambio degli esterni è il promettente Giordano Bortolani: guardia di 193 centimetri classe 2000, è una “microonda” da 10.6 minuti di media con 5.8 punti ed il 46.4% nelle triple. Le ali vengono cambiate da Brian Sacchetti, figlio d’arte che è una delle sicurezze di questa Germani: due metri per 100 chili, racimola 5 punti con 3.1 rimbalzi, tirando con il 52.9% da due, il 34.8% da tre e l’84.8% ai liberi, giostrando sia da ala piccola che da “4”.
A chiudere le rotazioni, la guardia Salvatore Parrillo (192 cm, 1992), che ha 1.2 punti di media in 5.7 minuti, e il lungo Andrea Ancellotti, giocatore di 212 centimetri che garantisce 1.4 punti e 2 rimbalzi in 6.4 minuti ad allacciata di scarpe.