Buona la prima. L’Allianz Pallacanestro Trieste sconfigge all’esordio casalingo Brindisi mostrando carattere da vendere. C’è grande soddisfazione nelle parole di coach Franco Ciani:”La striscia di nove sconfitte consecutive pesava sull’umore certamente. Ma al di là di aver sfatato questo tabù, la cosa più importante è iniziare il campionato con una vittoria. Dobbiamo guardare avanti e non fare raffronti con il passato. Abbiamo giocato con una squadra di primissima fascia e ne siamo usciti vincenti, grazie ad una partita tenace dove siamo stati avanti per gran parte dei 45’. Il successo è stato il completamento di una prestazione di buonissimo livello. Già oggi si è vista l’identità di una squadra da battaglia: nell’arco dei 45’ siamo riusciti a prendere cose positive da tutti e contro una difesa di grande mestiere siamo restati sempre in controllo della situazione, abbassando notevolmente la percentuale della palle perse rispetto alle partite di Supercoppa”.
Trieste è riuscita a giocare meglio degli avversari sotto le plance, limitando il pericolo Perkins e trovando punti da tutti i suoi lunghi: “L’idea di attaccare l’area e utilizzare i lungi fa parte del nostro gioco e il nostro pacchetto di lunghi, per esperienza e versatilità, può essere l’elemento trainante della squadra. Siamo riusciti a fermare Perkins opponendogli una difesa ordinata e basata sui raddoppi. Ci tengo a sottolineare anche la spinta del nostro pubblico che già in questo esordio ha dimostrato di poterci trascinare nei momenti difficili”.
Tra le file biancorosse ha brillato anche Marcos Delia che ha voluto sottolineare come la mentalità con cui la squadra è scesa in campo è stata la chiave del successo: ““La vittoria è la conseguenza di quale mentalità abbiamo messo in campo fin dai primi minuti. E’ bello e più facile iniziare con una vittoria ma ora dobbiamo crescere ancora. Abbiamo preparato la partita molto bene mentalmente e mostrato il lato migliore di questa squadra. Personalmente ho cercato di dare tutto, ho sbagliato qualche conclusione di troppo dalla lunetta ma i liberi che dovevano entrare nei minuti decisivi, li ho segnati”.