Alla vigilia della partita in terra emiliana, con l’Allianz Pallacanestro Trieste in campo domani sabato 13 marzo alle ore 19:00, coach Dalmasson fa il punto della situazione in casa biancorossa analizzando prima il lavoro svolto in settimana, alla luce dell’importante vittoria contro Cantù, per soffermarsi poi sui punti chiave dell’anticipo della 22ª giornata di campionato e sull’importante recupero di Grazulis.
“Sicuramente vincere rappresenta sempre un segnale positivo che porta con sé un’iniezione di fiducia, soprattutto in questo momento delicato del campionato dove i punti sono pesanti. È chiaro che la vittoria di domenica ci ha messo in una condizione di classifica molto positiva e questo ci permette anche di vedere le cose con maggiore serenità, focalizzandoci soprattutto sulle cose che ci riescono meno bene. In settimana abbiamo quindi raccolto diversi spunti e abbiamo avuto modo di lavorare su alcune situazioni che in questo momento ci riescono con meno facilità.
Partite come quella contro Cantù si giocano soprattutto sul filo dei nervi e per noi essere stati lucidi e cinici alla fine è sicuramente un segnale di grande importanza, lo eravamo stati di meno a Brindisi e invece domenica siamo stati capaci di sbagliare poco alla fine, e questo è già un segnale. Per quanto riguarda gli aspetti da migliorare, in settimana abbiamo lavorato soprattutto sulle tante palle perse, soprattutto nella prima parte della gara, che ci hanno messo in difficoltà anche nel trovare il giusto ritmo. Abbiamo messo grande attenzione su tutto quello che è la gestione dei possessi e cercheremo anche attraverso questo, di dare più qualità al nostro gioco.
Parlando dell’impegno di domani, Reggio Emilia ha un roster talmente completo che punti deboli sulla carta non ce ne sono. Penso però che l’aspetto più difficile per loro non sia di natura tecnica ma di natura psicologica, andare in campo con la pesantezza, l’obbligo di vincere a tutti i costi è sicuramente un qualcosa di non facile gestione, soprattutto se noi saremo bravi a rimanere in partita e a non far trovar loro fluidità e facilità nei loro giochi. Credo che la squadra che prenderà in mano il pallino del gioco da subito probabilmente avrà messo una seria ipoteca sulla vittoria finale, però ripeto, sarà una partita che si giocherà molto sull’aspetto mentale e psicologico: chi saprà resistere nei momenti di difficoltà e, come dicevo prima, chi sarà più lucido nei momenti finali potrebbe avere la meglio.
Sarà in ogni caso una partita molto difficile proprio per questo tipo di tensione che sicuramente ci sarà in campo. Come ha detto anche Juan ieri, affrontare squadre che vengono da una lunga serie di risultati abbastanza negativi, come Reggio, è più complesso che affrontare squadre più avanzate in classifica che vengono da una serie di buoni risultati e che magari si sentono appagate, cosa che sicuramente domani sera non troveremo anzi, ci aspettiamo di trovare una Reggio pronta a dare il massimo, agguerrita e questo darà ancora più importanza a tutto quello che saremo capaci di fare su quel campo.
Per quanto riguarda lo stato di forma di Andrejs Grazulis è quello di uno che dopo un intervento chirurgico è stato fuori dall’agonismo, dal giocato, per più di 30 giorni, quindi necessita sicuramente di ritrovare il giusto ritmo. Tutta la parte fisico-clinica è stata affrontata nel migliore dei modi, adesso deve solo trovare nel basket giocato e nell’allenamento il ritmo gara, riprendere i minuti e la condizione fisico-mentale migliore dopo essere stato quasi un mese fuori dai giochi.
Sicuramente domani avremo bisogno di lui con tutta la pesantezza e la forza che Reggio Emilia mette nell’area pitturata con Elegar, Sims, Baldi Rossi e Diouf, lì di lavoro ce ne sarà in abbondanza. In termini di potenza fisica, di centimetri, in quel settore lì Reggio Emilia ha grossi vantaggi nei nostri confronti e quindi la presenza di Andrejs sarà importante.
La cosa fondamentale però, anche in ottica futura, è il segnale positivo di recupero di Andrejs per quello che può essere l’esito del nostro percorso finale”.