Siamo alla vigilia dell’ultima tappa della regular season 2020-2021, una stagione che tifosi e addetti ai lavori ricorderanno certamente come una delle più strane e difficili vissute dallo sport in generale e dal mondo del basket in particolare.
Se però in casa Trieste ci si concentra solo sul risultato sportivo ecco che sta per concludersi uno dei campionati in cui i biancorossi hanno “dato più del tu” alla parte alta della classifica, aggiudicandosi una partecipazione ai playoff con due turni di anticipo.
La partita di domani con la Fortitudo Bologna non solo è fondamentale nell’ottica di blindare un settimo posto, ancora insidiato dalle aquile di Trento, ma lo è ancor di più per riprendere il filo delle prestazioni, interrotto due weekend fa in quel di Varese, che aveva visto un escalation importante in termini di feeling di squadra.
Proprio su questo si concentrano le parole dell’analisi pre-partita di coach Eugenio Dalmasson:
“Credo che al di là di tutti i ragionamenti che si possono fare sulla griglia playoff questa partita sarà importante soprattutto per rientrare in ritmo.
Quello dello scorso weekend è stato uno stop che condiziona il rendimento di una squadra e che poi introduce un frullatore di partite ravvicinate, 4 in 8 giorni. Quindi cominciare la settimana con la testa giusta è fondamentale. La sfida di lunedì dal nostro punto di vista sarà approcciata come la prima dei playoff.
Se Trento ieri avesse perso la Fortitudo sarebbe arrivata a Trieste con ancora un lumicino di speranza di entrare ai playoff, così invece arriverà con la tranquillità di avere la salvezza in tasca e senza pressioni. L’impronta che coach Dalmonte è riuscito a dare alla squadra è evidente, come lo sono anche i meriti di averla salvata con diversi turni di anticipo. Si presenteranno all’Allianz Dome con l’idea di proseguire comunque un lavoro che va avanti da mesi, nel quale hanno trovato un loro equilibrio, credo che la partita avrà un significato importante. Si tratta di una squadra esperta, con giocatori che sanno quanto sia importante una buona prestazione per partire poi con il piede giusto nella prossima stagione, aumentando anche le chance di fare un netto passo avanti, sia individualmente che come collettivo. Non mi aspetto affatto una Fortitudo appagata.
Per quanto riguarda la gestione del nostro spogliatoio è netta la percezione che si avvicini un appuntamento importante, dove ogni professionista vuole essere al top e dare il meglio. Parlando dei ragazzi ancora con qualche problema: Andrejs va certamente gestito con cautela, ma sta mettendo qualcosa di più ogni giorno, sia dal punto di vista della condizione che della fiducia. A Varese ha già dimostrato che partita dopo partita può aumentare aiuto e contributo. Juan ha ripreso il lavoro in squadra un paio di giorni fa, con il suo ritmo e costantemente monitorato dallo staff. Ha iniziato eseguendo parti di allenamento e anche lui aggiunge ogni giorno un tassello. Non è pronto per un minutaggio completo, ma puntiamo a farlo arrivare al meglio della condizione possibile per i playoff. Ci tengo a dire che, come spesso succede in situazioni di difficoltà, tutti hanno aumentato inconsciamente il livello di attenzione, di concentrazione, tirando fuori quel qualcosa in più per uscire vittoriosi pur non avendo Juan in campo. Nostro compito adesso è anche quello dare a tutti la possibilità di arrivare a giocare al massimo l’esperienza della post season, visto che giocheremo molte partite ravvicinate e ci sarà bisogno dell’apporto di tutti”.