Nella giornata di ieri i club di Serie A hanno deciso di posticipare la data dell’ultima giornata di regular season, inizialmente in programma domenica 2 maggio, a lunedì 10 maggio. I quarti di finale dei play off, di conseguenza, partiranno giovedì 13 maggio invece che sabato 8 maggio come inizialmente previsto. Questo per permettere di mantenere la contemporaneità in occasione dell’ultima giornata e di recuperare le partite dell’Happy Casa Brindisi.
Alla luce di questo provvedimento Allianz Pallacanestro Trieste, come le altre squadre, si troverà nuovamente ad affrontare un cambiamento di calendario che va, come sempre è stato fatto, gestito e programmato, sia a livello fisico che mentale. Sul tema è intervenuto oggi l’assistant coach Franco Ciani:
“Il rinvio dell’ultima giornata di campionato è evidentemente un fattore che comporta un cambiamento nella programmazione dato che passeremo un’altra settimana senza gare ufficiali. Si giocherà dopo 15 giorni dal turno di domenica prossima, di lunedì, a stretto contatto poi con i playoff per chi vi parteciperà. Si avranno 1 o 2 giorni per poter imbastire tatticamente la partita o la serie e andare a giocare la prima gara. E’ ovvio che bisogna rimodellare e rivalutare tutto. C’è il tema della gestione delle energie e la pianificazione di un lavoro anche fisico e di mantenimento, di consolidamento della condizione, ma soprattutto sarà molto importante il lavoro a livello mentale di concentrazione e di attenzione. A 40 minuti da quelli che saranno i verdetti definitivi della stagione regolare e dal raggiungimento o meno degli obiettivi che ogni squadra si era prefissata, sarà importante non perdere la concentrazione in vista dello stop della cadenza settimanale delle partite. Riuscire a dare un po’ di riposo gestendo l’aspetto fisico, ma soprattutto mantenendo alta l’attenzione sull’ultima gara non sarà semplice, se poi si aggiunge il fatto che poi si debba riassumere tatticamente in fretta un approccio ai playoff, la situazione diventa complessa.
Per quanto ci riguarda credo che una squadra che è in crescita o è in un buon momento e viene da prestazioni progressivamente migliori avrebbe tutto l’interesse a continuare a giocare, con un ritmo anche incalzante al limite, ma che possa cavalcare la crescita, la positività delle ultime gare. Fermare una squadra che è abbastanza in ritmo è sicuramente peggio che dare un attimo di respiro a chi invece attraversa un momento di difficoltà. Poi vedremo il responso del campo. L’ esempio più lampante è forse il nostro ritorno dal Covid: giocare ogni 3 giorni ci ha permesso di fare ogni volta un passettino in avanti, con stanchezza e difficoltà certo, ma che veniva controbilanciata dalla crescente positività di gara in gara.
In questo momento, con le prestazioni in via di miglioramento, soprattutto dopo la prova con Pesaro, sarebbe stato meglio cavalcare il trend in modo più incalzante, ma adesso il focus va sicuramente nel ripeterci a buon livello con Varese domenica”.