Presidente, come si sente oggi l’Allianz Pallacanestro Trieste?
Come un meccanismo ben oliato. Tutto funziona come dovrebbe, e non è frutto del caso: è frutto di un attento lavoro, dell’investimento dei nostri partner e sponsor, del nostro colossale impegno e, aggiungerei, è frutto di un lavoro di lungo periodo e di una tradizione. E voglio sottolineare quest’ultimo punto: la Tradizione è il nostro DNA. Quello non si inventa. Le radici sono profonde.
Diamo un valore storico alla partita di ieri?
La partita di ieri ha diritto ad entrare tra le cose da ricordare: prima di tutto, è risultato di una squadra che ha il suo DNA in FVG. Nel roster c’erano quattro giocatori triestini, un allenatore triestino in panchina e uno friulano a casa – ma credetemi altrettanto presente. Trovate un’altra squadra in Italia, oggi, con una percentuale così consistente di “autoctoni”: l’ho chiamata “Matrice FVG”, rappresentiamo l’amore di tutta una regione per la pallacanestro.
Che effetto fa il terzo posto in classifica?
Oggi, in questo momento storico, con la situazione pandemica in corso, con tante difficoltà superate e da superare, fa un bell’effetto. Significa che dobbiamo crederci. Difficoltà ne arriveranno, certo, ma abbiamo dimostrato che quando si gioca punto a punto, noi sappiamo come vincere. Fino a qui abbiamo capitalizzato tutto quello che potevamo capitalizzare, e lo abbiamo fatto in ogni reparto della nostra società, in campo, in ufficio. Una bella pacca sulla spalla oggi dovremmo darcela. E poi con l’umiltà di sempre tornare a lavorare: è ancora lunghissima.
Cosa le piace di più, di questi tempi?
Mi piace che abbiamo una squadra con degli uomini con la U maiuscola. Guardate ieri, ha vinto l’ORGOGLIO. Qui nessuno si tira indietro. Esperienza, garra, voglia di vincere, voglia di divertirsi, insomma tutto quello che c’è di bello nella pallacanestro.
Cosa succederà domani?
I nostri obiettivi sono come un mantra: continuare a fare bene in campo e a organizzare e gestire bene. Professionalità e orgoglio sono le nostre parole d’ordine. Mi ritrovo a ripeterle sempre più spesso.
Messaggio per i tifosi?
Siamo in questa cosa assieme, ieri sera avrei voluto abbracciarvi uno a uno. Ci ho messo un’ora a leggere i messaggi che mi sono arrivati.