L’avversaria di domenica 10 novembre, per la Pallacanestro Trieste, arriva dal profondo Sud: risponde al nome di Happy Casa Brindisi il prossimo ostacolo che si parerà di fronte alla strada della formazione di Eugenio Dalmasson.
Attualmente terzi in classifica con 10 punti, a fronte di un bilancio di cinque vittorie e due sconfitte, i brindisini sono reduci dall’affermazione 75 – 71 contro la blasonata Reyer Venezia, con un Adrian Banks che ha chiuso con ben 21 punti, 6 rimbalzi e un ottimo 5/10 da tre in 37 minuti. Proprio la trentatreenne guardia americana con passaporto israeliano è il giocatore più “in vista” del team allenato da Francesco Vitucci: 191 centimetri di esplosività ed abilità nel trovare il canestro, al suo terzo anno con la formazione biancoblù, Banks ha viaggiato fra Belgio, Israele ed Italia. Nel nostro paese ha già difeso i colori di Varese ed Avellino e, in questa stagione, sta garantendo 20.6 punti, 4.9 rimbalzi e 4.7 assist alla causa dell’Happy Casa, con il 54.3% da due, il 45.7% nelle bombe e l’88.6% in lunetta, numeri di tutto rispetto.
Al suo fianco nel “back court” troviamo Darius Thompson, play/guardia di 193 centimetri classe ’95 che è stato MVP del campionato olandese nel 2018/2019 con la maglia dello ZZ Leiden, formazione con la quale è risultato anche il miglior realizzatore della FIBA Europe Cup: tiratore da fuori temibile (55.6% da tre punti), si sta mettendo al servizio della squadra e, in 25.6 minuti di media, produce 12.3 punti a partita. Il “3” è Kelvin Martin, esperta ala piccola americana di 196 centimetri per 95 chili: trent’anni, fisico possente e capacità di rendersi utile in diverse maniere, i suoi numeri raccontano di un elemento da 8.6 punti, 5.7 rimbalzi, 2.4 assist e 2.3 recuperi ad allacciata di scarpe, con il 62.2% da due e dati rivedibili da tre punti (14.3%) e dalla lunetta (47.8%).
Sotto canestro, spazio per John Brown III: personaggio assolutamente di culto questo filiforme mezzolungo mancino dotato di occhialoni in stile Kareem Abdul Jabbar. Ala forte di 203 centimetri, non è un giocatore che allarga il campo con il tiro da fuori ma è estremamente dinamico ed agile: i suoi movimenti nei pressi del ferro gli permettono di garantire alla causa brindisina 16 punti di media, ai quali accoppia 5 rimbalzi e 2.7 falli subiti, con il 60.5% da due. Dentro l’area, il centro titolare è Tyler Stone, che ha dovuto saltare due incontri per problemi fisici: 203 centimetri, predilige le conclusioni frontali ed i tiri dalla lunga distanza a differenza di Brown, ma sa rendersi molto utile anche dentro al pitturato. I suoi numeri (14.2 punti, 6 rimbalzi e 2.2 assist ad incontro) sono importanti per gli equilibri della Happy Casa, che ha un quintetto più che equilibrato.
Dalla panchina, il giocatore che incide maggiormente è il lungo Raphael Gaspardo (’93, 207 cm), che gioca ala forte e dà 6.3 punti e 3 rimbalzi alla causa, potendo tirare anche da tre punti con un buon 43.8%. Il primo cambio dei piccoli è Alessandro Zanelli, playmaker di 187 centimetri nativo di Motta di Livenza: un “derby del Triveneto” per lui, che offre 16.4 minuti alla causa, con 4 punti e 2.7 assist a partita.
Primo cambio degli esterni è l’eclettico e talentuoso Luca Campogrande: guardia di 198 centimetri capace anche di portare la palla, in 10.6 minuti segna 3.9 punti a partita con il 41.2% dalla lunga distanza. Il lungo tedesco Bogdan Radosavljevic (213 cm per 105 chili) è arrivato a fine settembre per “tamponare” i problemi fisici di Stone e, in due incontri, ha prodotto 4.5 punti e 3.5 rimbalzi, mentre sotto le plance ci sono anche i 208 centimetri di Antonio Iannuzzi (5 minuti e 0.7 punti di media) ed i 213 centimetri di Riccardo Cattapan, che però hanno briciole di minutaggio. La rosa è chiusa dall’ala Iris Ikangi (8.2 minuti, 1 punto e 0.8 rimbalzi) e dai giovani Alessando Guido, Emanuele Marzo e Francesco Serra.