La giornata di domenica 29 propone, come avversaria dell’Allianz Pallacanestro Trieste, la Pompea Fortitudo Bologna: la storica “F” viaggia ai piani alti della classifica in questo 2019/2020 ed è attualmente al sesto posto con un bilancio di otto vittorie e sei sconfitte.
Reduce da un pesante stop nel derby con la Virtus, la Pompea è allenata dall’emergente Antimo Martino, che ha nella coppia Aradori – Robertson i due migliori realizzatori: Pietro Aradori (guardia/ala, 194 cm, 1988) è un giocatore conosciuto da tutti, si tratta di un esterno con grandi capacità balistiche che può segnare da qualsiasi posizione ed ha grande senso del canestro, pur non essendo un atleta strepitoso. Viaggia a 15.4 punti di media con 4.4 rimbalzi e tira con il 50% da due, il 32.4% da tre e l’82% in lunetta. Sul perimetro, fa il paio con il canadese Kassius Robertson (1994, 191 cm), che ha 15.4 punti in 30.8 minuti con ottime cifre al tiro (61.4% da due, 40.4% nelle triple) ed al suo primo anno in Italia sta dimostrando ottime qualità. Completa il reparto perimetrale Matteo Fantinelli, che occupa il ruolo di playmaker: atleta compassato, alto per il suo ruolo (196 cm), è il classico equilibratore ed i suoi numeri (5.6 punti, 3.3 rimbalzi, 3 assist) lo confermano.
Il “4” è Maarten Leunen, americano di 206 centimetri e 34 anni: espertissimo dell’Italia, ha giocato per cinque stagioni a Cantù e tre ad Avellino, prima di approdare in Fortitudo nel 2018. E’ un lungo tiratore, anche se non sta avendo molto spazio in fase realizzativa: per il momento, garantisce 6.8 punti con 6.3 rimbalzi e 3.1 assist, oltre al 76.2% da due ed al 33.3% nelle triple. Il pivot è Henry Sims, ventinovenne di 208 centimetri e 112 chili: è il terzo polo offensivo della squadra, si tratta di un lungo vecchio stampo, che non ama tirare da fuori ma è molto bravo nel farsi largo vicino al ferro. I suoi 15.2 punti, conditi da 8.4 rimbalzi, 2.6 assist e 2 stoppate a partita, confermano doti atletiche e fisiche notevoli, che gli permettono di tirare con il 54.8% da due ed il 79.3% dalla lunetta.
Dalla panchina, il principale cambio dei lunghi è Ed Daniel (202 cm, centro), che in 15.8 minuti colleziona 7 punti e 3.5 rimbalzi, con il 61.1% dalla corta distanza. Nel reparto “piccoli”, invece, l’italiano Daniele Cinciarini è una valida alternativa: giocatore di 194 centimetri del 1983, è il classico elemento di “rottura” che può far danni alle difese avversarie. Questo “duro” del parquet viaggia a 5.6 punti in 15.6 minuti, con il 47.2% da due ed il 35.7% nelle triple. Il cambio delle ali è capitan Stefano Mancinelli (203 cm, 1983), talentuosissimo mancino che ha una carriera notevole alle spalle e sigla 5 punti con 2.7 rimbalzi, pur tirando maluccio in generale (42.6% da due, 11.8% da tre, 52.2% ai liberi). Il cambio del playmaker è il croato Rok Stipcevic, motorino di 185 centimetri che viaggia a 4.5 punti e 1.9 rimbalzi di media, mentre le rotazioni sono completate dall’ala triestina Nicolò Dellosto (200 cm, 2000), che in quattro partite giocate ha segnato 3.3 punti in 8 minuti.