Il prossimo avversario della Pallacanestro Trieste risponde al nome di Segafredo Virtus Bologna: società “storica” per il basket italiano, il club felsineo sta tenendo fede alle aspettative, con un ottimo primo posto in classifica fino a questo momento.
Un bilancio di otto vittorie e zero sconfitte per la Virtus, allenata dalla “leggenda” Aleksandar Djordjevic e reduce dall’affermazione 84 – 79 contro la Dè Longhi Treviso, altra squadra che ha storia e blasone dalla sua parte.
Sono ben cinque i giocatori che viaggiano in doppia cifra di media: solitamente, il quintetto è governato in regia da Stefan Markovic (199 cm, 1988), giocatore che proviene dal Chimki Mosca ma ha vasta esperienza in diversi paesi, oltre ad aver vinto l’oro ai Mondiali Under 19 nel 2007 e l’argento agli Europei 2009. I suoi numeri (8.1 punti, 7 assist e 5.4 rimbalzi di media) parlano di un giocatore solido, che magari non sarà un fine dicitore in quanto a realizzazioni, ma è una sicurezza per i compagni. Al suo fianco, il bomber americano Frank Gaines: classe ’90, conosce già l’Italia per la sua militanza a Cantù nella passata stagione. E’ una guardia di 192 centimetri con grande istinto per il canestro, come confermato anche in questo avvio di stagione: il suo fatturato parla chiaro, con 12.6 punti in 23.3 minuti di media ed il 41.7% nel tiro da tre punti.
Altro elemento d’esperienza è Kyle Jordan Weems, ala piccola di 198 centimetri e trent’anni: Germania, Francia e Turchia le sue tappe da professionista, prima di arrivare in Virtus nell’estate 2019. E’ il classico “tuttofare”, ed infatti è l’elemento che gioca di più nel team di Djordjevic: 30.3 minuti a partita, nei quali produce 9.1 punti, 6 rimbalzi e 3.5 assist a partita, tirando con il 60.5% da due, il 25.9% nelle triple e l’85.7% in lunetta.
Il “4” titolare è l’italiano Giampaolo Ricci (202 cm), ala forte dotata di un buon tiro dalla lunga distanza: 10.5 punti e 4.1 rimbalzi di media, con il 55.6% nelle triple, dunque sarà necessario guardarsi da lui sul perimetro. Si tratta di un elemento capace di estendere il campo, ma può anche andare a lottare dentro l’area; il suo compagno di reparto è il trentenne Julian Gamble, pivot classico da 208 centimetri per 114 chili. Gioca 21.6 minuti di media, ma ha cifre ottime (10.9 punti, 6.7 rimbalzi e una stoppata ad incontro) e, oltretutto, tira molto bene da distanza ravvicinata visto il suo 66% da due, bilanciato però da un rivedibile 43.8% in lunetta.
Dalla panchina si alza il secondo miglior realizzatore di Bologna, ovvero Vince Hunter: classica “microonda”, che vale 13.4 punti in 19.4 minuti di media. E’ un’ala forte di 203 centimetri che non tira da fuori e non è un grande cecchino ai liberi, ma sa come procurarsi punti in area: 60.8% da due, oltre a 5 rimbalzi e 1.3 stoppate di media. Questo giocatore classe ’94, che ha vissuto anche una breve esperienza in NBA con i Grizzlies, è certamente una delle armi segrete di Bologna dalla panchina.
Il nome “forte” è però quello di Milos Teodosic: non servono troppe presentazioni per questo playmaker di 196 centimetri classe 1986 di nazionalità serba. Reduce da due stagioni in NBA con i Los Angeles Clippers, è arrivato come il colpo dell’estate in maglia Virtus ed effettivamente le cifre non lo smentiscono affatto: 15.7 punti e 5.2 assist in poco più di 21 minuti di media, con il 60.9% da due, il 36.4% da tre e l’81.1% in lunetta, numeri che però non raccontano del suo impatto a trecentosessanta gradi sul gioco felsineo.
Per i piccoli, un’alternativa è Alessandro Pajola (playmaker, 194 cm, 1999): marchigiano di nascita, è cresciuto nelle giovanili Virtus e al momento sta assicurando 2.8 punti e 1.8 rimbalzi di media in 9.6 minuti. Un cambio dei lunghi è Filippo Baldi Rossi, ala forte di 207 centimetri che sa anche tirare da fuori (1.8 punti e 2.1 rimbalzi con il 30.8% nelle triple), mentre è arrivato da poco l’argentino Marcos Delia, giocatore di 209 centimetri che in campionato ha giocato una partita (20 minuti, 10 punti e 5 rimbalzi).
Altri giocatori in rotazione sono l’esterno David Cournooh (1.8 punti in 12.8 minuti), il serbo di cittadinanza italiana Stefan Nikolic (ala di 203 centimetri) ed il playmaker classe 2001 Lorenzo Deri.