Si torna in campo dopo la sosta per le nazionali, che ha permesso a Coach Christian e ai suoi ragazzi di smaltire la delusione per le due sconfitte incassate negli ultimi due turni di campionato. Il weekend di riposo ha permesso a tutti di staccare la spina, passare del tempo al di fuori della pallacanestro e apprezzare, con sguardo più distaccato, quello che è stato un eccellente avvio di stagione per una neopromossa.
L’avversaria di giornata è una Dinamo Sassari che ha iniziato il campionato con qualche passo falso di troppo ma rimane una delle realtà più solide della pallacanestro italiana, e, soprattutto in una lunga trasferta sarda, sarà un osso durissimo. Visti i recenti risultati delle due squadre la partita si prospetta una battaglia, dato che i due punti in palio sono fondamentali per entrambe per tenere alla larga qualunque inerzia negativa.
Il playmaker titolare è Bibbins, che ama prendersi tanti tiri dall’arco ed al quale fino ad oggi – in barba alla scaramanzia – le percentuali non stanno sorridendo particolarmente. Viaggia comunque in doppia cifra di media, ed è il miglior assistman della squadra seppur con 4,5 a partita: non un numero stellare ma un buon contributo ad una squadra che è quinta in LBA per assist totali. La sua riserva è Cappelletti, uno dei playmaker italiani con più costanza: detta i ritmi e sa prendersi tiri giusti in penetrazione o arresto e tiro dalla media.
Il reparto guardie è completato dal granitico Fobbs, giocatore dotato fisicamente e capace di difendere forte sugli esterni avversari; è anche il secondo miglior realizzatore della squadra, dopo essersi concesso un paio di ventelli prima della battuta d’arresto nell’ultimo turno di campionato. Dalla panchina completa il reparto guardie il veterano Tambone, che sembra aver perso lo smalto dei giorni migliori al tiro da tre ma rimane una pedina preziosa dalla panchina.
Sokolowski è stato l’MVP della scorsa Coppa Italia con Napoli, quindi sarà sicuramente un pericolo per la difesa biancorossa: mano educatissima da tutte le distanze a cui non bisogna far prendere ritmo assolutamente. Gli dà il cambio Veronesi, arrivato dopo un’ottima stagione in A2 a Piacenza, esterno di grande fisicità che non mette palla a terra ma sta trovando il canestro con continuità sugli scarichi.
Bendzius è la stella della squadra, punto di riferimento offensivo e miglior realizzatore, sicuramente il primo nella lista degli osservati speciali dalla difesa di Coach Christian: mortifero dall’arco nonostante i 207cm di altezza, è un giocatore in grado di spaccare la partita che va fatto lavorare su entrambi i lati del campo per impedirgli di avere vita facile. Renfro si accaparra i restanti minuti nel reparto esterni, portando atletismo in campo ma un arsenale offensivo non particolarmente ampio.
Halilovic è un centro roccioso sotto le plance. Prototipo del lungo veterano, in attacco solido vicino a canestro nell’utilizzo del perno ed è in doppia cifra di media, ma non offre grande verticalità. Il suo cambio è il giovane Vincini, che così come la guardia diciottenne Trucchetti, ha modo di fare esperienza ma non ancora di avere un grande impatto sui risultati.