Fra i biancorossi e il ritorno alla vittoria c’è un’altra avversaria di prestigio: una Virtus Bologna in stato di grazia dopo l’avvicendamento in panchina. Ivanovic ha sostituito da pochi giorni Banchi alla guida dei bianconeri e sono già arrivate due vittorie di prestigio in trasferta, prima a Milano in campionato e poi contro il Baskonia in Eurolega, con una giocata da quattro punti di Clyburn sulla sirena.
Alla Segafredo Arena di Bologna sarà dunque una squadra carica e in fiducia quella che si troveranno davanti i ragazzi di Coach Christian che, complici i tanti infortunati, stanno invece attraversando un momento difficile a livello di risultati; la voglia di lottare ad ogni possesso per rimanere in partita non manca, mentre invece a mancare è stato sempre il guizzo giusto per mettere la testa avanti e portare a casa i due punti.
Hackett, Pajola e Belinelli sono i tre italiani del reparto guardie bianconero. Hackett, veterano di mille battaglie che ha costruito la carriera su difesa e fisicità, quest’anno sta anche trovando ottime percentuali dal perimetro, che non è mai stata la specialità della casa. Pajola, nonostante la giovane età, è già una leggenda della Virtus, unica società in cui ha giocato tra i professionisti: grande istinto e dedizione in difesa e miglior assistman della squadra bolognese. Belinelli… serve davvero una presentazione per uno dei migliori tiratori nella storia del basket?
Morgan, Clyburn e Cordinier sono invece i tre esterni stranieri agli ordini di Coach Ivanovic. Morgan si spartisce le incombenze da playmaker con Hackett e Pajola, ma rispetto ai due italiani è un attaccante più pericoloso che va a un soffio dai 10 punti di media; Clyburn ha faticato ad ingranare a livello realizzativo in questa stagione, ma è un giocatore capace di fare male alle difese in tanti modi diversi grazie alla sua stazza e alle qualità tecniche; Cordinier è uno dei migliori atleti del campionato, capace di decollare ad altezze che pochi altri possono raggiungere da questa parte dell’Atlantico, ma nel corso degli anni ha raffinato anche il suo bagaglio tecnico diventando un giocatore completo.
Polonara e Grazulis sembrano, per ora, gli uomini scelti dal nuovo allenatore per occupare il ruolo di ali senza troppe responsabilità nel trattamento del pallone. Polonara ha finora trovato con ottima continuità il canestro soprattutto dalla lunga distanza, ma resta da capire con certezza in che modo si dividerà i minuti con Grazulis, che si è visto poco in questo inizio di stagione ma ha giocato oltre 20 minuti partendo in quintetto a Milano.
Shengelia è il miglior realizzatore della Virtus, con l’abilità di segnare sia da sotto, che, all’occorrenza, da lontano: quando prende palla il suo primo pensiero è avvicinarsi a canestro per realizzare e, anche se non è elegante, risulta spesso efficace. Zizic è un centro vecchia scuola, non rapido di piedi ma di grande stazza e con mani educate, difficile da fermare quando riceve in area e difficile da tenere sotto controllo a rimbalzo.