Dopo due mesi lontano dalle partite ufficiali al Mediolanum Forum Alessandro Lever è tornato a sgomitare e lottare in campo. Rotto il ghiaccio, ora il bolzanino è proiettato sulle prossime sfide chiave.
Al cospetto della capolista Milano l’Allianz Pallacanestro Trieste ha giocato due quarti alla pari di una delle compagini più temute d’Europa per poi cedere alla distanza, lasciando la scena al talento cristallino dei meneghini: “Stiamo vivendo un periodo difficile ma i primi venti minuti giocati con l’Armani devono rappresentare il nostro nuovo punto di partenza per affrontare al meglio, domenica, la Fortitudo Bologna. Credo che la sfida di domenica scorsa, dove nel terzo quarto Shields e Tarczewski hanno dimostrato di essere tra i migliori interpreti del loro ruolo a livello europeo, sia stata un confronto atipico rispetto a ciò che ci troveremo di fronte nelle prossime settimane. A Milano la scena se la sono presa i due attacchi, è stato un match pulito, mentre negli incroci da Bologna all’ultima giornata ci aspettano partite più sporche dove il bel gioco lascerà spazio all’aggressività e alla cinicità”.
Nel confronto con l’Armani il “venticinque” dell’Allianz ha giocato tredici minuti con due punti a referto: “Sono contento di essere rientrato in campionato e di aver rispettato i tempi di recupero che nove settimane fa ci eravamo dati con i dottori. Il lavoro in palestra delle ultime settimane con lo staff, in primis Marco Legovich, Luca Bonetta, Gabriele Vittori, Paolo Paoli, ha pagato e posso dire come l’infortunio al ginocchio sia superato. Ora dovrò continuare ad allenarmi con costanza e al massimo per ritrovare il ritmo partita e raggiungere la condizione dei miei compagni. Credo che già con la Fortitudo le mie sensazioni saranno migliori dato che prima di Milano avevo svolto solamente due sedute di 5 vs 5 con il gruppo”.
Domenica Lever e compagni sono attesi dall’importante sfida con la Fortitudo Bologna, formazione che arriverà a Trieste affamata di punti salvezza: “Dobbiamo conquistare i due punti, non ci sono alternative. Sarà fondamentale l’atteggiamento con cui scenderemo in campo e la nostra capacità o meno di giocare dal primo all’ultimo minuto come una squadra unita e coesa, dove ognuno di noi brami dalla voglia di tuffarsi su ogni pallone e di affrontare ogni possesso con la giusta cattiveria”.