Trieste e Trapani, accomunate dall’etichetta di neopromosse, stanno superando le attese in questo inizio di campionato e si trovano a sfidarsi per una posizione di vertice in Serie A. I siciliani del vulcanico Presidente Antonini sono stati protagonisti del mercato estivo tra grandi proclami e sontuosi buyout, mentre Trieste si è mossa altrettanto bene pur senza attirare troppo la luce dei riflettori prima dell’esordio.
I playmaker, non purissimi ma che finora hanno mostrato grande spirito di squadra, sono il titolare Robinson e Notae, stella della passata stagione trasformata in sesto uomo di lusso. Robinson, secondo in LBA per assist, è capace di accelerazioni incontenibili che a volte lo hanno mandato fuori giri, ma sta prendendo sempre più confidenza con il ruolo; Notae, circondato da più talento rispetto alla passata stagione si sta dimostrando uomo squadra restando comunque uno dei realizzatori principali di Trapani.
Nel reparto guardie il grande acquisto è stato l’ex NBA Galloway, che ha però saltato la preparazione e deve ancora rendere al meglio. Grande tiratore da tre con una miriade di esperienze alle spalle, ha deciso l’ultima partita contro Napoli grazie a un paio di giocate di classe nel finale dopo aver faticato per larghi tratti di partita. Rossato è partito in quintetto in diverse occasioni, difensore solido e tiratore affidabile è il complemento perfetto alle bocche da fuoco trapanesi.
Petruccelli, l’arrivo estivo forse più chiacchierato, non ha fin qui tradito le attese: tira con il 46% dall’arco ed è capace di battere il proprio uomo per andare al ferro. Secondo miglior realizzatore della squadra dietro a Robinson, è al tempo stesso il difensore più dotato del roster granata. Yeboah è un’ala duttile e polivalente che farebbe le fortune di qualunque squadra: sta tenendo ottime percentuali da lontano e fa tutte le piccole cose che servono per vincere.
Alibegovic, grande protagonista della promozione arrivato a stagione in corso, ha mostrato tutto il suo talento offensivo a fasi alterne, senza mai trovare la continuità sperata ma risultando comunque importante per la squadra. Pleiss, giocatore di immensa esperienza e caratura internazionale, nonostante la stazza notevole è in grado di essere pericoloso sia da sotto che al tiro da fuori, che tuttavia fino ad ora non lo sta premiando a livello di percentuali. Horton, altro rientrante dalla vittoriosa stagione ‘23/‘24, è un centro di enormi qualità fisiche e atletiche che ne fanno una presenza con grande impatto nel pitturato sui due lati del campo.
Gentile gioca i rimanenti minuti nel ruolo di playmaker, mentre Pullazi e Mollura, capitano nato a Trapani e cresciuto nelle giovanili dei granata, sono a tutti gli effetti uomini spogliatoio che finora hanno calcato il parquet in poche occasioni.