Pallacanestro con IRCCS Burlo Garofolo contro la “Violenza sulle Donne”

Nello stand aperto dal 23 al 25 novembre dalle 10 alle 19 di fronte alle casse del supermercato e il 26 novembre al PalaTrieste dalle 16 alle 19 vicino allo store della Pallacanestro Trieste saranno fornite informazioni su tutte le possibilità di aiuto e difesa a disposizione sia delle vittime sia di chi venga a conoscenza di casi di violenza sulle donne
 

Combattere la violenza sulle donne, irrisolta piaga della nostra società che colpisce giorno dopo giorno donne di ogni etnia, credo, età e condizione sociale, è un dovere imprescindibile che va perseguito mettendo in atto tutti gli strumenti e tutte le azioni possibili.
È con questa ferma convinzione che l’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”, all’interno dell’open week organizzata dalla Fondazione Onda in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, allestisce due Infopoint, uno presso il Centro Commerciale “Torri d’Europa” di Trieste che rimarrà aperto dal 23 al 25 novembre dalle 10.00 alle 19.00, di fronte alle casse dell’Ipercoop e uno il 26 novembre dalle 16.00 alle 19.00 presso il PalaTrieste in occasione della partita della Pallacanestro Trieste, vicino allo store della società sportiva. I due punti informativi forniranno chiarimenti e indicazioni sulle possibilità di aiuto, assistenza e difesa per le donne vittime di violenze. Violenze cui spesso, purtroppo, assistono impotenti anche i figli fin dalla più tenera infanzia.
Oltre a organizzare i due Infopoint all’esterno, quest’anno il Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la Valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le Discriminazioni (Cug) e il Gruppo di lavoro per la prevenzione della violenza sugli operatori del Burlo Garofolo aderiscono al progetto “Posto occupato” in memoria delle donne vittime di violenza: come gesto simbolico, terranno occupata una sedia, con una rosa rossa e un volantino, per evidenziare un’assenza, poiché. ciascuna di quelle donne vittime di violenza occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in una sala d’attesa e nella società. Quel posto sarà simbolicamente riservato a loro.

Realizzati grazie alla sensibilità della direzione del centro commerciale Torri d’Europa e della Pallacanestro Trieste, con il contributo del Comitato Unico di Garanzia, delle ostetriche, dell’Urp del Burlo, del Goap-centro antiviolenza e grazie alle professioniste dell’ufficio per la continuità assistenziale, la psicologa Elisa Zanello e l’assistente sociale Laura Novello, gli Infopoint intendono dare un aiuto concreto a tutte le donne rendendo evidente che in caso di violenza non sono più sole.


«Il nostro Irccs – chiarisce la dottoressa Novello – da sempre è impegnato attivamente nel contrasto alla violenza contro le donne e contro i minori che sono fenomeni strettamente interconnessi, poiché se c’è violenza domestica e ci sono dei bambini e/o bambine, questi sono a loro volta vittime, in quanto testimoni di violenza assistita, diretta o indiretta. Va precisato – continua l’assistente sociale del Burlo – che diversi nostri accessi, riguardano donne che hanno subito o che subiscono violenza in gravidanza e dall’analisi dei casi, come confermato anche dai dati della ricerche sul fenomeno, possiamo dire che, purtroppo, la gravidanza non è un fattore protettivo rispetto alla violenza domestica, anzi, in alcune situazioni, l’esser in gravidanza aumenta il rischio di subire ulteriori violenze e in altre, la violenza può manifestarsi proprio con la nuova condizione della donna dato che in gravidanza la donna è vista come maggiormente vulnerabile e ciò può esser vissuto dal partner come una ulteriore possibilità per manifestare il suo potere e controllo. Anche la presenza di figli, sovente – conclude la dottoressa Novello – non impedisce all’aggressore di reiterare la violenza che è un fenomeno purtroppo ancora molto presente, basti dire che da gennaio a settembre 2023 il nostro centro ha accolto ben 21 donne per accertata o sospetta violenza».

«La violenza sulle donne è un tema doloroso – afferma il direttore sanitario del Burlo, Paola Toscaniche troppo spesso rimane nell’oscurità. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne lo pone sotto i riflettori, ma il nostro sforzo nel contrasto di questo fenomeno non può limitarsi a questa giornata. Tutti noi, donne e uomini della sanità, dobbiamo ogni giorno prendere posizione contro gli abusi e offrire il nostro contributo per rafforzare l’intero sistema di prevenzione e contrasto alla violenza. E non basta una corretta gestione dei casi che, purtroppo, giungono nei nostri Pronto soccorso. È indispensabile che tutte le figure coinvolte in ambito ospedaliero sviluppino una migliore conoscenza del fenomeno nella sua complessità sociale e culturale, imparando a coglierne i segnali anche sfumati e a intercettarne la minaccia, prima che si manifesti in tutta la sua drammaticità. Questo è l’impego che l’Istituto si assume, attraverso idonei percorsi di formazione ed il miglioramento della collaborazione in rete con tutte le figure e i servizi impegnati in questo sforzo».


Il direttore del Centro Commerciale “Torri d’Europa”, Stefano Minniti, da parte sua ribadisce l’importanza della storica collaborazione con il Burlo su diversi argomenti e in particolare quella riferita all’iniziativa per contrastare la violenza sulle donne. «Sappiamo dall’esperienza degli anni scorsi – afferma – che diverse donne si avvicinano all’Infopoint per chiedere informazione e siamo, quindi, felici che questa iniziativa prosegua anche quest’anno e possa contribuire a combattere la terribile piaga sociale della violenza sulle donne. Su questo tema siamo estremamente sensibili e confermiamo fin da adesso la nostra disponibilità a ospitare l’Infopoint anche negli anni futuri. L’apertura dell’Infopoint – aggiunge – rientra nelle attività che da parecchi anni portiamo avanti insieme al Burlo perché riteniamo che sia un nostro dovere informare la clientela e la città sulle realtà presenti sul territorio e sulle loro iniziative. Come ogni anno, l’Infopoint – continua il direttore Minniti –, sarà posto in uno dei punti di maggior passaggio e visibilità del nostro Centro Commerciale e confidiamo che possa essere utile per informare al meglio la clientela sulle possibilità di aiuto esistenti per le donne vittime di violenza. La grande maggioranza della clientela di un centro commerciale, infatti, è costituita da donne ed è fondamentale poter dar loro un’informazione corretta e ampia sugli strumenti esistenti per combattere la violenza contro le donne e contro i minori che purtroppo è ancora molto, troppo, diffusa».

La Pallacanestro Trieste oltre a concedere gli spazi per l’Infopoint al PalaTrieste, si è anche resa disponibile a far leggere dal proprio speaker, durante uno degli intervalli della partita, un messaggio del Burlo per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza su donne e minori. «Come Pallacanestro Trieste siamo orgogliosi di poter farci portavoce di un messaggio come questo – dichiara il General Manager della Pallacanestro Trieste, Michael Arcierie siamo contenti che l’Irccs Burlo Garofolo abbia identificato nella nostra squadra un canale per comunicarlo. La Pallacanestro Trieste non è solo una squadra sul campo, ma una famiglia che abbraccia i valori fondamentali di rispetto, integrità e uguaglianza. In occasione della partita del 26 novembre al PalaTrieste, siamo entusiasti di collaborare con il Burlo Garofolo, che avrà un banchetto informativo durante l’evento. Sarà un’opportunità per tutti i nostri tifosi e sostenitori di informarsi, condividere idee e contribuire a diffondere consapevolezza su questa piaga sociale. Il legame tra la squadra e le sue tifose è un elemento fondamentale della nostra identità. Le tifose sono la nostra forza trainante, il cuore pulsante della nostra passione. Insieme, come una comunità unita, possiamo promuovere la cultura del rispetto e della gentilezza. Invitiamo tutti a partecipare attivamente, a visitare il banchetto informativo e a diffondere il messaggio contro la violenza sulle donne. Ricordiamoci – conclude Arcieri – che la vera forza di una squadra non è solo nel gioco sul campo, ma anche nell’impatto positivo che può avere nella società».

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