Pubblico delle grandi occasioni oggi all’Allianz Dome! Dinanzi ad oltre 6.000 spettatori i biancorossi – reduci da quattro vittorie consecutive – ospitano i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, che arrivano dalla doppia vittoria in Eurolega (Baskonia e Stella Rossa) e forti del primo posto in classifica.
All’andata il 20 novembre vinsero per 98-81 i lombardi, che oggi devono rinunciare a Shields, Pangos e Baldasso. Ex di turno in maglia EA7 Stefano Tonut e Davide Alviti, mentre in maglia biancorossa Stefano Bossi festeggia la centesima presenza.
Coach Legovich inizia con Davis. Bartley, Deangeli, Lever e Spencer, dall’altra parte coach Messina sceglie Napier, Davies, Hall, Melli e Datome. L’inizio è con il freno a mano per entrambe le compagini, che non riescono a muovere la retina fino allo step back di Melli vicino a canestro, che apre le marcature. Trieste non punge e gli ospiti trovano diversi rimbalzi in difesa e in attacco ed altri punti da Hall e Davies. Coach Legovich richiama i suoi sul pino dopo poco meno di 3 minuti per dare la scossa: in uscita arriva il primo sussulto di Spencer, che riceve da Davis e schiaccia in faccia a Datome. Difesa molto alta per Milano, che prova a mettere in difficoltà i portatori di palla di Trieste. Esordisce Terry per Trieste, con l’intento del coach triestino di alzare i centimetri. Bartley imbecca Spencer che ripropone il pezzo forte del repertorio, la schiacciata. Gli ospiti dispongono di diverse bocche da fuoco e si leggono ben presto i nomi di Melli e Datome sul referto: dopo 6 minuti il punteggio è 4-10. E’ sempre Spencer il terminale offensivo dei padroni di casa: il n°6 sgomita e guadagna metri quadri nel pitturato avversario e trascina i suoi. Arriva però da Bartley la tripla del -1 che infiamma ulteriormente un gremitissimo Allianz Dome e costringe allo stop Messina. Milano esce forte dalla panchina, ma Melli trova sulla sua strada Terry che prima lo blocca, poi recupera in attacco un preziosissimo extra-possesso che vale il canestro del sorpasso, ancora di Bartley: lo stesso n°24 nell’azione successiva propone l’alley-oop per il primo canestro con la maglia di Trieste di Terry. Parziale aperto di 9-0 per i padroni di casa, che si interrompe poco dopo grazie ad Hall. L’ingresso di Ruzzier nel finale incrementa l’energia del gruppo: l’assist al bacio per Terry vale il +3 interno con cui si chiude il primo quarto.
Milano in avvio di secondo quarto prova a recuperare subito, ma deve fare i conti con Terry, che corregge da sotto un errore di Vildera, e Gaines, che colpisce dall’angolo: +8 Trieste. L’occasione arriva dalla lunetta per Luwawu-Cabarrot, che dopo il fallo di Bartley fa 3/3 e riporta sotto i suoi. Ragguardevole l’impatto di Terry sulla partita al suo esordio, in entrambi i fronti di gioco. Gli ospiti non mollano ed accorciano ulteriormente, sempre sfruttando la linea della carità; Trieste prova a ritrovare l’efficacia realizzativa perduta, ma deve subire la tripla di Napier Shabazz, che impatta il match a quota 22 dopo poco meno di 4 minuti. Il duo Ruzzier-Terry mette a dura prova la retroguardia milanese, mentre Spencer si occupa dei rimbalzi difensivi. Dalle mani di Terry arrivano altri recuperi ed altri punti per Trieste, che prova nuovamente a scappare: a metà quarto il tabellone indica 3 sole lunghezze di vantaggio, sul 26-23. Milano appare in difficoltà, i padroni di casa ne approfittano con Davis che infila dai 6 e 75 e sul tentativo successivo subisce il fallo di Mitrou-Long, trovando poi ulteriori 3 punti dalla lunetta, portando il vantaggio dei suoi a 8 lunghezze. Fa il suo ingresso in campo a due minuti dalla fine Luca Campogrande. Una serie di palle perse da entrambi i lati del campo sembrano addormentare la partita, riaccesa però da una schiacciata devastante in contropiede di Terry, subito tamponata da una tripla meneghina firmata Napier. Milano si avvician, l’ultimo possesso è biancorosso, ma Bartley non capitalizza l’ultima bomba sulla sirena e si va al riposto lungo sul 35-33.
Bartley apre le marcature nella ripresa, Datome infila dall’arco e Milano è a -1, ci pensa poi Napier Shabazz a ridare agli ospiti il vantaggio con un perentorio 2+1. Trieste non molla e si aggrappa con le unghie al punteggio: la coppia a trazione anteriore Davis-Bartley sale in cattedra e i padroni di casa rimettono il naso avanti dopo 2 minuti e mezzo, trovando il nuovo +5 con un parziale di 7-0, con Messina costretto al time-out. Trieste approfitta del provvisorio black-out offensivo dell’Olimpia e porta capitan Deangeli a dare in appoggio al tabellone un’ulteriore solco al gap tra le due compagini, che a metà tempo è di 7 lunghezze. L’intensità di gioco non accenna a diminuire e con essa nemmeno lo spettacolo: da Bartley arriva ancora un alley-oop per Terry, che continua a deliziare il pubblico. Napier Shabazz è però un fattore per Milano: la tripla su assist di Tonut è poesia pura. Ci pensano poi Luwawu-Cabarrot e Davies ad accorciare ulteriormente le distanze dalla lunetta: Trieste non riesce a segnare e Milano è decisamente ancora in partita. Ci pensa Davis a dare la carica: dall’arco arriva il canestro del nuovo +4 quando sta per iniziare l’ultimo minuto. Davies e Napier Shabazz sfruttano al meglio le gite in lunetta e la frazione si chiude in parità a quota 51.
Servirà l’ultimo quarto per rompere l’equilibrio che regna in questo match. Il primo sussulto è ancora di Napier Shabazz, cui Spencer risponde con un gancio cielo di “jabarriana” memoria. Non si segna per oltre 2 minuti, mentre arriva il quarto fallo di Ruzzier. La stanchezza inizia a farsi sentire e con essa si affievolisce la lucidità, prova ne sono le diverse palle perse in un frangente piuttosto lungo della frazione. La tripla di Ricci arriva come un fulmine a ciel sereno, ora Trieste deve recuperare 3 lunghezze. Si lotta duramente sotto le plance, Spencer e Lever hanno il loro bel da fare contro Melli e Ricci. Davis e Melli sono i terminali offensivi maggiormente cercati dai compagni, ma sono le difese ad essere protagoniste della prima metà della frazione, che vede comunque gli ospiti provare la fuga sul 55-61 e bonus già esaurito dai biancorossi. Terry e Spencer si fanno largo nel pitturato milanese per provare a recuperare terreno. Trieste perde Ruzzier per falli e non riesce a produrre fatturato, dall’altra parte Milano non è certamente una squadra che si lascia scappare certe occasioni e con Hall tocca il massimo vantaggio di +7 a 2 minuti dal termine. Alla distanza Trieste inizia a spegnersi, dinanzi ad una montagna da scalare; i biancorossi non mollano fino all’ultimo, ma il solco scavato dagli ospiti appare incolmabile con il passare dei secondi. I campioni d’Italia vincono con fatica, mentre all’Allianz Dome i tifosi intonano la “marinaresca”.
PALLACANESTRO TRIESTE – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 59-65
Pallacanestro Trieste: Gaines 3, Bossi ne, Davis 18, Spencer 10, Deangeli 3, Ruzzier 0, Campogrande 0, Vildera 0, Bartley 9, Lever 0, Terry 16. Allenatore: Legovich. Assistenti: Maffezzoli, Vicenzutto.
EA7 Emporio Armani Milano: Davies 8, Cabarrot-Luwawu 12, Mitrou-Long 0, Tonut 4, Melli 6, Napier Shabazz 13, Ricci 3, Biligha 0, Hall 6, Alviti ne, Datome 8, Voigtmann 5. Allenatore: Messina. Assistenti: Fioretti, Shamir, Bizzozero.
Parziali: 15-12 / 20-21 / 16-18 / 8-14
Progressivi: 15-12 / 35-33 / 51-51
Arbitri: Paternicò, Paglialunga, Valleriani.