TRIESTE CADE AL COSPETTO DELL’OLIMPIA MILANO: -15 AL PALALIDO

La Pallacanestro Trieste non ce la fa al PalaLido: l’AX Armani Exchange Milano vince 88 a 73 contro la formazione biancorossa, nel “lunch match” improvvisato della domenica. Si, improvvisato perchè, dopo le precipitazioni che hanno reso inagibile l’Allianz Dome di Via Flavia, la LBA ha disposto l’inversione di campo per poter comunque svolgere l’incontro. 

 

Coach Dalmasson parte con il quintetto formato da Fernandez, Justice, Jones, Peric e Mitchell; dall’altra parte, le “Scarpette Rosse” fanno esordire Scola insieme a Tarczewski, Roll, Rodriguez e Brooks. 

Fin dall’inizio, il team di Messina sfrutta la presenza della coppia di lunghi Scola – Tarczewski: Milano va avanti 8 – 3, prima del fallo subito su un tiro da tre punti di Jones. Cooke prova a scuotere Trieste dal suo torpore, ma deve andare in panchina per un fortuito colpo alla testa: quando Roll (3/3 da due, 4/7 da tre, 4/4 ai liberi, 4 falli subiti, 3 assist) segna dalla lunetta e Burns recupera un pallone e schiaccia, ecco che l’Armani raggiunge il massimo vantaggio (23 – 10), poi rintuzzato da un canestro di Cavaliero

 

L’inizio di secondo quarto vede una reazione di Trieste, con Mitchell che si esibisce in uno spettacolare “coast to coast”: i biancorossi non vogliono mollare, ma Milano dentro l’area non sbaglia praticamente nulla, sfruttando la grande abilità di Scola (5/7 da due, 3/5 ai liberi, 7 rimbalzi, 7 assist) e Rodriguez e rotazioni pressoché infinite. Quando Da Ros serve Cooke con un assist, arriva il gioco da tre che fissa il 34 – 24: Milano rimane in controllo del punteggio, Trieste regala qualche spunto spettacolare, con la schiacciata volante di Cooke servito da Justice, ma l’impatto di Moraschini (sfondamento subito e tripla) propizia il +16 milanese al 20’. 

 

Nella ripresa, Trieste inizia con energia: Fernandez poi una bomba di Jones costringono Messina a chiamare time out dopo 50’’ (44 – 33). La sospensione fa bene ai padroni di casa, che mantengono il margine in doppia cifra nonostante “Lobito” inanelli anche un gioco da quattro punti. I ragazzi di Dalmasson provano ad aumentare l’intensità difensiva e riescono a scendere fino al meno nove, ma lo sforzo costa molto in termini di lucidità: Milano è impietosa e, quando si scalda Michael Roll, ecco che arrivano i problemi per Trieste. L’ex Maccabi si “accende” dal perimetro e piazza una serie di canestri, tra cui l’ultimo sulla sirena, da tre punti, per il 65 – 48. 

 

In avvio di ultimo quarto, Justice e Mitchell (4/7 da due, 1/3 da tre, 12 rimbalzi) dimostrano che Trieste non è affatto “morta”: pur continuando a sbagliare molto, la formazione biancorossa non molla di un centimetro e Milano deve affidarsi alle giocate del fuoriclasse Rodriguez, al quale però risponde Elmore (72 – 61). Negli ultimi minuti, ancora l’asse Scola – Rodriguez toglie le castagne dal fuoco all’AX Armani Exchange, tenendo a distanza di sicurezza una Trieste che cerca di recuperare con il tiro da fuori, ma che non riesce ad aprire la scatola: dall’altra parte, le bombe di Brooks e Moraschini, nonostante i tentativi di Strautins, mettono la parola “fine” ai sogni di rimonta triestini. 

 

 

MILANO – TRIESTE   88 – 73

 

AX Armani Exchange Milano: Roll 22, Brooks 3, Cinciarini, Moraschini 8, Biligha 10, Della Valle 4, Burns 4, Scola 13, Tarczewski 9, Rey ne, Mack, Rodriguez 15. All. Messina

Pallacanestro Trieste: Cavaliero 2, Mitchell 11, Strautins 7, Peric 11, Fernandez 8, Jones 7, Cooke 8, Da Ros 9, Janelidze ne, Elmore 4, Justice 6, Coronica ne. All. Dalmasson

 

Parziali: 23-14; 44-28; 65-48

Arbitri: Quarta, Borgo e Nicolini

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