Sono passati solo cinque giorni dalla positiva prima uscita stagionale di Pallacanestro Trieste e già si torna in campo al PalaPaliaga di Monfalcone per sfidare un’altra avversaria di Serie A. Questa volta è il turno della Nutribullet Treviso, artefice nella scorsa stagione di una fra le più grandi imprese nella storia recente del basket italiano: partiti con dieci sconfitte consecutive, i ragazzi di Coach Vitucci hanno improvvisamente ingranato una marcia da corsa scudetto per tirarsi fuori dalle sabbie mobili e raggiungere una salvezza insperata.
Alla formazione protagonista di questa irresistibile rimonta sono stati aggiunti rinforzi di livello come Macura, Alston, Mascolo e Mazzola, con l’obiettivo di mettere in sicurezza la permanenza nella categoria senza vivere le montagne russe dell’anno passato. Coach Vitucci si è dimostrato uno dei migliori nella categoria, riuscendo in un momento di estrema difficoltà e stress a mantenere la fiducia sia della società che dei suoi giocatori: un fatto davvero eclatante nel mondo dello sport.
Come Treviso, anche Trieste è stata premiata dalla politica della calma e della fiducia nei propri mezzi nella stagione ‘23/‘24, ma ora è tempo per entrambe di guardare avanti, facendo tesoro di queste preziose esperienze positive. La preparazione entra nel vivo e non c’è tempo di riposare sugli allori, dato che è il momento in cui si gettano le fondamenta di quello che sarà nei prossimi nove mesi. La difficoltà principale risiede nella necessità di consolidare i principi offensivi e difensivi, tenendo però conto dell’imprescindibile lavoro di preparazione atletica agli ordini di Luca Bonetta.
A portarci dentro al training camp, che in questi giorni si sta svolgendo a Capodistria per via dei lavori di rinnovamento del parquet del PalaTrieste, è l’assistente allenatore Francesco Nanni, confermato dalla scorsa stagione:
“L’aspetto più positivo finora, che si è visto anche nella prima amichevole, è la grande volontà dei ragazzi di giocare insieme, un elemento vitale in preseason. Non parlo solo di quello che fanno in campo passandosi la palla, ma anche a livello emotivo: chi era a Castelfranco Veneto avrà sicuramente notato l’entusiasmo della panchina ad ogni buona giocata di un compagno.”
Come sempre, lo spazio per migliorare o per continuare a costruire su quello che già di buono si è visto non manca: “Vogliamo continuare ad aumentare la nostra fisicità in difesa, mettendo il corpo e facendo sentire il fisico in ogni situazione possibile.”
La chiusura riguarda gli avversari, alla loro prima amichevole stagionale: “Giochiamo contro una squadra che si conosce, che ha una grande chimica dovuta alle conferme di tanti giocatori chiave: Bowman, Olisevicius, Paulicap, Harrison… in più, il loro allenatore è molto esperto e quindi arriveranno con le idee molto chiare anche se si tratta di un’amichevole prestagionale.”