TRIESTE VINCE UNA SFIDA FONDAMENTALE CHIAVE SALVEZZA

Penultima di regular season dall’amaro sapore del “win or die” condiviso da entrambe le compagini, che occupando le ultime due posizioni della graduatoria si trovano nell’obbligo di vincere per non vedersi concretizzare lo spettro della retrocessione in Serie A2. Trieste saluta l’ex di turno Sanders – in maglia biancorossa nella stagione 2018/2019 – priva di Hudson e Davis, mentre Verona si presenta priva di Smith. La cornice di pubblico dell’Allianz Dome è impressionante, con oltre 6.000 appassionati accorsi a dare il proprio contributo alla squadra.

Il quintetto iniziale di coach Legovich è composto da Ruzzier, Bartley, Deangeli, Lever e Terry, mentre coach Ramagli sceglie Cappelletti, Anderson, Simon, Davis e Langevine. Il primo attacco ospite non ha successo, Trieste prova ad entrare subito in partita con un’incursione vincente di Ruzzier. Verona gioca con grande velocità, senza però segnare, Lever non si impietosisce e rincara la dose dal pitturato. Anderson toglie lo zero dal tabellone proponendosi dall’arco, Ruzzier trova linee di passaggio libere per servire Terry sotto le plance. Ritmo elevatissimo in questi primi minuti. Difendono bene i padroni di casa, che in transizione trovano i primi punti di Bartley e vanno a +5. Uno scintillante Ruzzier detta legge in cabina di regia, attira su di sé la difesa e libera al tiro i compagni: Lever risponde a Cappelletti e coach Ramagli ferma il cronometro quasi a metà tempo con il punteggio di 11-5. Il rientro non è dei migliori, Ruzzier trova Terry vicino al canestro e Anderson lo manda sulla linea della carità: 1/2 e Trieste a +7. 

Trieste rende le cose difficili a Verona, che in difesa subisce la velocità dei piccoli avversari: è ancora Ruzzier a trovare il fondo della retina con una penetrazione fulminea ed efficace. Dall’altro lato del parquet sono Cappelletti e Pini ad accorciare il gap, mentre Trieste continua a trovare punti dal pitturato con Lever e con il neoentrato Spencer. Coach Legovich fa rifiatare Ruzzier mandando in campo Bossi, che si presenta subito con una tripla dall’angolo che vale il +11. Il botta e risposta tra Langevine e Bartely porta la gara verso l’ultimo minuto del primo quarto, con Casarin che gode di due liberi, trasformandone uno solo per il 22-12. Lever è una presenza costante in attacco e in difesa, Verona perde il filo del gioco e non trova soluzioni valide e il quarto si conclude con Trieste avanti di 12.

L’inizio del secondo quarto vede ancora gli ospiti fermarsi di fronte alla strenua difesa di Terry, che sull’azione successiva danza nel pitturato e trova un buon canestro. La Tezenis fatica un po’ in fase di costruzione di gioco, complice in ogni caso una Trieste molto attenta in difesa. La stessa Trieste muove molto bene il pallone, concedendosi qualche leziosità: Bossi trova Terry con un passaggio no-look dietro la schiena, ne segue il fallo di Langevine e la nuova gita in lunetta per il n°33; ne segna solo uno, ma nell’azione successiva dialoga in maiuscolo con Vildera e schiaccia a canestro il punto n°29 di Trieste. Verona prova ad uscire dall’empasse, Johnson trova un canestro più di volontà che di tecnica, ma almeno dà un segnale ai compagni. Dopo soli 3 minuti gli ospiti sono già in bonus, ma reagiscono in attacco con il 2+1 di Simon (fallo di Campogrande); il parziale di 0-5 scuote Trieste, che mette la tripla con Campogrande e prova a riprendersi l’inerzia, con Terry, che fa esplodere il Dome con una schiacciata su una palla tenuta in vita da Ruzzier, che poi ritocca nuovamente il vantaggio sul +19 con un tiro dalla media.

Ramagli ruota i suoi dalla panchina ma a metà del quarto Verona ha già esaurito il bonus e i biancorossi vanno in lunetta con Bartley che non fallisce, 2/2 e +21 per i ragazzi di Legovich. Verona continua ad avere le polveri bagnate e non trova per diversi minuti la via del canestro, mentre Trieste approfitta di diversi viaggi in lunetta. Verona prova ad accorciare prima con Anderson e poi con Cappelletti, trovando un minibreak da 4 punti che convince Legovich a rimettere ordine con un minuto di riflessione. Ruzzier capisce l’antifona e trasforma in due punti una palla non facile. Il quarto si chiude sul +17 per i padroni di casa.

 

La ripresa inizia con due gite in lunetta dai medesimi esiti: 1/2 per Terry, 1/2 per Johnson. Simon e Ruzzier si sfidano nella corsa a canestro, cui poco dopo si iscrive anche Cappelletti. Gara ancora viva e senza esclusione di colpi. Lever si porta a spasso Davis ed infila in gancio da centro area, dall’altra parte è un redivivo Cappelletti ad incaricarsi di riportare sotto i suoi. Trieste mantiene 13 lunghezze di margine dopo 2 minuti e mezzo, con Ruzzier che continua a distribuire palloni importanti. La reazione della Tezenis passa ancora da Johnson, che inizia a guadagnare centimetri in difesa e soprattutto in attacco, fino alla schiacciata del -9 che costringe coach Legovich a richiamare i suoi sul pino. Trieste cerca di abbassare il ritmo, ma nel farlo non trova il fondo della retina, che invece Verona, con l’inerzia ora dalla propria parte, vede con maggior facilità.Il terminale offensivo di Trieste è Lever, che in fade-away fa in modo di far muovere nuovamente il tabellone, mentre i tentativi di Bartley si infrangono sul ferro. 

Frangente favorevole ai biancorossi appena oltre la metà del tempo, potendo godere di un paio di palle perse dai veronesi, alla cui panchina viene inoltre comminato un fallo tecnico per proteste. Bartley trasforma e Trieste torna a +10. Verona prova a reagire, ma trova la strenua opposizione dei lunghi triestini: si passa allora al tiro da fuori, magistralmente interpretato dall’ex di turno Sanders. Campogrande subito dopo prova ad imitarlo, subendo le attenzioni eccessive di Casarin: tre tiri a gioco fermo e tre centri per il n°12 in maglia rossa. Bonus esauriti per entrambe le compagini, con gli attacchi che cercano e trovano preziose gite in lunetta: 2/2 per Davis, 2/2 per Casarin e gara completamente riaperta. Ci pensa Bossi dall’angolo ad infiammare nuovamente un già caldissimo Allianz Dome, imitato però subito dopo da Davis. La linea della carità offre un altro punto marchiato Spencer, ma è Davis a far male con la tripla del -4. L’ultima azione del quarto per Trieste vale un altro punto da Bartley a gioco fermo, l’ultima di Verona vale i tre punti fatturati da Cappelletti per il -2 con cui si chiude il 30°.

Ultimo quarto da cardiopalma quello che si prospetta all’Allianz Dome, dove nulla è ancora deciso. Inizia Verona con Sanders, che va in lunetta dopo il fallo di Ruzzier: 1/2 e ancora un punto rosicchiato. Trieste reagisce spinta dal suo pubblico e Campogrande trova dall’angolo una tripla preziosissima, che riaccende l’entusiasmo assordante dell’Allianz Dome. Il canestro di Davis tiene in scia una Tezenis che sull’azione successiva gode di una palla persa da Trieste e trova il pareggio con Davis. I padroni di casa sembrano aver perso sicurezza, ma provano a reagire: l’alley-oop di Ruzzier per Terry è poesia pura in questo momento delicato, così come la bomba dai 6 e 75 di Campogrande che vale il nuovo +5 a poco più di 6 minuti dal termine. Johnson penetra l’area e inchioda al ferro, Bartley non conclude l’azione e la Tezenis riesce a limare ulteriormente il gap dalla linea della carità con Johnson. Si arriva a metà quarto quando ancora Campogrande arma i missili e colpisce dall’arco.

Cappelletti tiene vivo l’attacco veronese, dall’altra parte Bossi esce dai blocchi e trova una tripla importante, subito però imitato da Anderson. Lo stesso Bossi viene fermato “con affetto” da Johnson e va in lunetta: 2/2 e Trieste ancora a +5. Tre minuti e mezzo alla fine, la Tezenis segna con Davis e resta lì. Si torna in attacco, Trieste colpisce ancora da fuori con Bossi in trance agonistica. Verona sbaglia, Trieste anche, Verona colpisce da lontano con Anderson e fa capire che la gara non è affatto finita. La tripla di Bartley è oro colato a 1’45” dal termine, con i padroni di casa che vanno sul 79-73. Terry ferma fallosamente Davis, dalla lunetta il n°15 della Tezenis fa 1/2 e Trieste torna in attacco con poco meno di un minuto e mezzo sul cronometro. Terry riprende un preziosissimo rimbalzo offensivo e trasforma il +7, con coach Ramagli che ferma il cronometro che segna 1’10”.

Risuonano i decibel del tifo all’Allianz Dome mentre si torna sul parquet, Verona segna da fuori con un mai domo Cappelletti, che rimette tutto e subito in discussione. Coach Legovich blocca il cronometro a 56”. L’attacco triestino non porta fatturato, nemmeno quello veronese, Bartley prova a scappare in contropiede e viene fermato fallosamente da Davis con 14,5” ancora da giocare: dalla linea della carità arrivano 2 punti fondamentali, che valgono il +6. Gli ospiti chiamano time-out per preparare il finale sotto i cori dei tifosi che fanno vibrare le assi del parquet. La rimessa in fase d’attacco è seguita da due rimbalzi offensivi per gli ospiti, ma senza colpo ferire. Rimessa per Trieste, dopo l’ultimo time-out e fallo di Davis su Bossi, che dalla linea della carità fa 2/2 e chiude la questione. Passerella finale di gloria anche per Rolli, con Verona che sbaglia l’ultimo tiro e saluta la serie maggiore.

PALLACANESTRO TRIESTE – TEZENIS VERONA 85-77

Pallacanestro Trieste: Bossi 16, Spencer 2, Rolli 0, Deangeli (cap.) 0, Ruzzier 10, Campogrande 15, Vildera 0, Stumbris 2, Bartley 13, Lever 12, Terry 15. Allenatore: Legovich. Assistenti: Maffezzoli, Vicenzutto.

Tezenis Verona: Cappelletti 18, Langevine 2, Simon 9, Casarin 3, Johnson 10, Bortolani 0, Davis 21, Rosselli (cap.) ne, Pini 2, Anderson 11, Udom ne, Sanders 1. Allenatore: Ramagli. Assistenti: Bonacina, Gallea.

Parziali: 24-12 / 17-12 / 16-31 / 28-22

Progressivi: 24-12 / 41-24 / 57-55 / 85-77

Arbitri: Lanzarini, Attard, Bettini.

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