UNA LEONESSA VORACE NON CONCEDE NULLA A TRIESTE

Dopo la bella vittoria casalinga con Treviso, la Pallacanestro Trieste prova a ripetersi sul campo della Germani Brescia, fresca vincitrice della Coppa Italia, ma reduce da otto sconfitte consecutive, sette in campionato e l’ultima in ordine di tempo in Eurocup contro la Reyer Venezia. Nella gara di andata all’Allianz Dome la squadra di coach Magro vinse al supplementare con una tripla di Cournooh, presentando nel roster Laquintana, anche oggi unico ex di turno. Assente Caupain per Brescia, Trieste ha Bartley acciaccato in panchina.

Coach Legovich inizia con Ruzzier, Davis, Deangeli, Terry e Spencer, il suo collega Magro sceglie Nikolic, Della Valle, Petrucelli, Gabriel e Odiase. Palla a due e si parte, con il primo possesso ottenuto dai padroni di casa, pronti a muovere subito la retina da fuori con Della Valle. Trieste cerca subito di dare gran ritmo alla gara, posizionandosi peraltro a zona in difesa, ma non riesce a contenere Della Valle, che da fuori è una sentenza. Capitan Deangeli e Terry tengono i biancorossi vicini nel punteggio, ma c’è un po’ troppa confusione e fioccano le palle perse. Brescia riesce abilmente a trovare linee di passaggio efficaci, con Della Valle protagonista di alley-oop spettacolari per Odiase e Gabriel, con coach Legovich costretto ad interrompere il cronometro per interrompere il primo break lombardo sul 12-4. In uscita dal time-out le cose sembrano cambiare: Davis in palleggio, arresto e tiro mette i primi due punti, seguito poi da Spencer assistito ottimamente dal neoentrato Lever. L’intensità difensiva di Trieste non spaventa i padroni di casa, che producono fatturato pesante con Petrucelli e Cournooh. Risponde Ruzzier iscrivendosi a referto, ma Della Valle è già in doppia cifra ed è una vera spina nel fianco per la retroguardia triestina. Ruzzier e Davis la mettono dai 6 e 75 e Trieste in un amen è nuovamente a ridosso della Germani: -2 a meno di due minuti dalla prima sirena. Brescia risponde presto e bene, bloccando ogni altra iniziativa biancorossa e trovando il modo di allargare ulteriormente il gap per chiudere la prima frazione sul +6.

L’inizio del secondo quarto non fornisce indicazioni diverse: gran ritmo della Germani, attacco aggressivo e occasioni d’oro piedi a terra create con gli scarichi per gli esterni. Lever si mette a servizio della squadra, poi però pecca di leggerezza e viene stoppato da Akele. Entrano in partita anche Moss, che ne mette 5 di fila, e Massinburg, che ispira il contropiede chiuso da Cobbins con il punto esclamativo. Legovich ferma tutto e prova a rimescolare doverosamente le carte sul -11 creatosi dopo 2 minuti e mezzo. Davis prova a caricarsi sulle spalle l’attacco di Trieste, con grande fatica. Brescia mantiene il pedale sull’acceleratore e continua ad allargare il gap, considerando anche le polveri bagnate in casa triestina. La coppia Davis-Terry aumenta l’intensità del gioco, dovendo necessariamente dare un segno tangibile ai compagni: ne esce un mini-break di 4-0 che infonde energia al quintetto in campo. A metà tempo il tabellone segna 39-26. Dai 6 e 75 Brescia è una furia, segnano Laquintana e ancora Della Valle e i lombardi volano a +19. La reazione di Trieste è flebile, ma non viene a mancare: Ruzzier e Terry si trovano con continuità, Davis si mette in scia e il parziale di 6-0 che viene confezionato lascia ben sperare. La Germani gioca però sul velluto, ha diverse frecce per il proprio arco e si evince piena fiducia nel linguaggio del corpo dei giocatori in campo. Le 10 palle perse dai biancorossi e il 59% da tre punti di Brescia sono le chiavi di lettura principali di questa prima metà gara, che si chiude con i padroni di casa avanti di 19.

La ripresa inizia con il leit motiv del primo tempo: Trieste che costruisce con fatica e difende con maglie alquanto larghe, Brescia che tiene alto il ritmo e colpisce da tre punti. Dopo due minuti si accende una luce: Terry prima infila dall’arco, poi chiude la porta in difesa. Sull’onda dell’entusiasmo i biancorossi provano a dettare il ritmo, impostando una buona circolazione di palla e provando a non dare riferimenti alla difesa di Brescia. Ruzzier ce la mette tutta per gestire la regia, soprattutto avendo Petrucelli sempre addosso. Davis sale in doppia cifra e prova a trascinare i suoi, che godono di qualche extrapossesso, per scalare quella che comunque è una montagna piuttosto elevata. Petrucelli e Della Valle non svestono i panni dei leader offensivi e la Germani tiene a debita distanza Trieste, che orfana invece del proprio top scorer non riesce ad essere sufficientemente pericolosa davanti. Davis non molla la presa e fa di tutto per trascinare i suoi: segna e offre passaggi preziosi, non sempre seguito a ruota da tutti. Brescia invece può scegliere come giocare e dà spettacolo, Legovich chiama timeout sul -25 per provare a cambiare qualcosa, visto che non si segna da oltre 3 minuti. Lever e Spencer seguono l’esempio di Davis nel non mollare la presa, la Germani cerca falli in area e continua a segnare da fuori, gestendo l’ampio vantaggio fino alla terza sirena, chiudendo sul +23 dopo il buzzer beater dai 6 e 75 di Campogrande.

L’ultimo quarto inizia con un botta e risposta Moss-Spencer, i padroni di casa rallentano (comprensibilmente) un po’, concedendo spazio e tiri ai biancorossi, conditi da qualche palla regalata. Trieste non ne approfitta come potrebbe e dovrebbe e i lombardi mantengono intatta l’inerzia della gara a proprio favore. I biancorossi continuano a perdere palloni su palloni, la Germani produce fatturato con la consueta costanza vista dal primo minuto, mandando a referto più volte Cobbins e concedendosi qualche leziosità a favore di fotografi e pubblico. La gara è ancora tutta in salita per Trieste, che prova a limitare un passivo che a metà quarto ha raggiunto le 31 lunghezze con l’attacco al ferro di Laquintana. Terry è l’ultimo a mollare, facendo pesare la propria presenza sia in difesa, che in attacco, mentre dall’altra parte anche Burns si unisce alla “sagra della tripla” in salsa Germani, che raggiunge il proprio record stagionale. Remi in barca per tutti negli ultimi minuti, anche se Brescia continua nella pioggia di triple: Trieste torna a casa con la testa che deve già andare all’importantissima partita di sabato prossimo in casa contro Reggio Emilia, in cui potrà auspicabilmente godere della presenza di tutti e cinque i suoi americani, salutando l’esordio dell’ultimo arrivato Jalen Hudson.

GERMANI BRESCIA – PALLACANESTRO TRIESTE 95-59

Germani Brescia: Gabriel 4, Massinburg 6, Nikolic 6, Della Valle 21, Petrucelli 10, Cobbins 6, Odiase 8, Burns 5, Laquintana 10, Cournooh 7, Moss 10, Akele 2. 

Allenatore: Magro. Assistenti: Di Paolantonio, Cotelli.

Pallacanestro Trieste: Bossi 0, Davis 14, Spencer 9, Rolli ne, Deangeli 2, Ruzzier 8, Campogrande 7, Vildera 4, Bartley ne, Lever 4, Terry 11. 

Allenatore: Legovich. Assistenti: Maffezzoli, Vicenzutto.

Parziali: 26-20 / 27-14 / 21-17 / 21-8

Progressivi: 26-20 / 53-34 / 74-51

Arbitri: Begnis, Valzani, Bartolomeo.

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