UNA TRASFERTA IMPREVEDIBILE: LA PREVIEW DI SCAFATI-TRIESTE

Nonostante la differenza in classifica tra le due squadre, quella di Scafati è una delle trasferte più insidiose dell’anno; infatti, i campani, ad una giornata dal giro di boa del campionato si sono dimostrati una squadra che ha mostrato due facce ben diverse, una in casa ed una in trasferta: sono 8 i punti conquistati, quasi tutti grazie al rendimento nelle gare al PalaMangano.

Ci sono stati alcuni interventi sul mercato durante la stagione ma la squadra di Coach Pilot, subentrato dopo l’esonero di Coach Nicola, di cui era assistente, non sembra aver trovato ancora la quadra sotto tutti i punti di vista. Gli ultimi arrivi sono Jovanovic e Anim, ma non sono bastati per evitare una sconfitta nel derby con Napoli sul filo di lana ed una dal divario pesante contro la Virtus Bologna, in cui è pesata molto l’assenza del playmaker titolare Cinciarini. 

Come dicevamo, il regista imprescindibile di Scafati è il veterano di mille battaglie e miglior assistman del campionato Andrea Cinciarini, che da ormai vent’anni calca i parquet di Serie A e ha guidato gli attacchi di squadre storiche come Milano, Pesaro, Cantù e Reggio Emilia dopo gli inizi a Montegranaro. Alessandro Zanelli, nonostante la lunga militanza in Serie A, sta faticando a replicare l’impatto del titolare ma rimane un giocatore di grande esperienza. 

Nel ruolo di guardia troviamo il più pericoloso tra le file avversarie: Rob Gray, che con oltre venti punti di media è il miglior realizzatore del campionato e non ha ancora preso un tiro che non gli sembri un buon tiro. Con l’innesto di Sacar Anim la società campana è riuscita a prendere un giocatore che potesse andare a completare il grande estro offensivo di Rob Gray, grazie all’attitudine al gioco di squadra e l’impegno in difesa.

Elijah Stewart è padrone del ruolo di ala piccola, anche se è apparso molto incostante a livello di prestazioni – si va dai 34 punti contro Trento agli 0 contro Reggio Emilia – può accendersi in un amen e diventare letale dal perimetro. Accanto a lui troviamo Federico Miaschi, reduce da una buona annata in A2: il cestista italiano ha fatto vedere che quando chiamato in causa risponde con tanta voglia a livello difensivo, ma non riesce ad incidere particolarmente a livello offensivo. 

Ala grande è il capitano Kruize Pinkins che, nonostante i buoni numeri soprattutto a rimbalzo, non sembra più in grado di portare il contributo dei primi due anni a Scafati; lungo dinamico, ha dovuto giocare a volte fuori ruolo come centro e le percentuali ne hanno risentito. Dalla panchina entra Paulius Sorokas, che dopo un inizio di campionato buono nelle ultime partite è calato, ma rimane un giocatore solido che può avere punti nelle mani.

Il pivot al momento dovrebbe essere Nikola Jovanovic: il centro serbo ha alternato un ottimo match di esordio ad una partita sottotono contro Napoli, per poi essere quasi assente nel match contro Bologna. Probabilmente non sarà della partita contro Trieste e quindi verrà rispolverato Akin, che sembrava destinato all’addio, con Scott Ulaneo che al momento non sta trovando minuti dopo un inizio di campionato difficile a causa di problemi fisici.

Iscriviti

Entra a far parte della community biancorossa e iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità.

Iscriviti

Diventa parte della famiglia biancorossa e iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità.